Il Ministero della Salute dovrà risarcire con un milione di euro entro 60 giorni i due eredi di una donna di 77 anni morta nel 2010 per gli esiti di un’epatite cronica Hcv, diagnostica nel 1992, contratta dopo una trasfusione in un ospedale siciliano. E’ quanto ha stabilito il Tar di Palermo che, per eseguire il provvedimento, ha nominato come commissario ad acta, «in caso di ulteriore inerzia», il segretario generale della Presidenza del consiglio dei ministri.
NOI NON CI FERMIAMO! ANCORA UNA VOLTA IN DIFESA DEI BISOGNOSI.
CONTAGIO EPATITE DA EMOTRASFUSIONE E SUCCESSIVO DECESSO DELLA VITTIMA.
TAR PALERMO: IL MINISTERO PAGHI ENTRO 60 GIORNI
Nonostante il sistema giudiziario sia momentaneamente e parzialmente “fermo” a cagione dell’emergenza epidemiologica da “coronavirus”, all’udienza tenutasi il 7/04/2020 abbiamo ottenuto dal TAR di Palermo, la sentenza 14/04/2020 che impone al Ministero della Salute di pagare, ai nostri indigenti ed ammalati clienti, entro 60 giorni, il risarcimento di circa un milione di euro.
CONTAGIO EPATITE DA EMOTRASFUSIONE E SUCCESSIVO DECESSO DELLA VITTIMA.
TAR PALERMO: IL MINISTERO PAGHI ENTRO 60 GIORNI
Nonostante il sistema giudiziario sia momentaneamente e parzialmente “fermo” a cagione dell’emergenza epidemiologica da “coronavirus”, all’udienza tenutasi il 7/04/2020 abbiamo ottenuto dal TAR di Palermo, la sentenza 14/04/2020 che impone al Ministero della Salute di pagare, ai nostri indigenti ed ammalati clienti, entro 60 giorni, il risarcimento di circa un milione di euro.
Buone notizie per la vittima di emotrafusione: il termine per la prescrizione decorre dalla consapevolezza del contagio e non dalla malattia.
Il TAR condanna il Ministero della Salute al pagamento degli indennizzi a vita.
BUONE NOTIZIE PER LA FAMIGLIA DELLE VITTIME DI ERRORE MEDICO. IL RISARCIMENTO VA ANCHE ALLA FAMIGLIA PER IL “CAMBIO DI ABITUDINI DI VITA”.
Importantissima sentenza, di pochi giorni fa, dalla Corte di Cassazione,la quale stabilisce che nel caso di danno da errore medico va risarcito anche il parente della vittima.
Da Reggio Calabria a Milano per l'asportazione del rene affetto da tumore, gli asportano quello sano
Così G. C., oggi 87 enne, è costretto a continue terapie, per contrastare l'espansione della massa tumorale, che continueranno fino a quando dovrà comunque togliere il rene malato. Non appena sarà asportato anche l'altro rene, sarà costretto per sempre alla dialisi.