Risarcimento per il cambio di abitudini di vita
BUONE NOTIZIE PER LA FAMIGLIA DELLE VITTIME DI ERRORE MEDICO. IL RISARCIMENTO VA ANCHE ALLA FAMIGLIA PER IL “CAMBIO DI ABITUDINI DI VITA”.
Importantissima sentenza, di pochi giorni fa, dalla Corte di Cassazione,la quale stabilisce che nel caso di danno da errore medico va risarcito anche il parente della vittima.
Il marito ed i figli di una donna hanno chiesto il risarcimento, ad un Policlinico universitario ed al Primario, per i danni derivatigli dalla mancata diagnosi di un’endocardite infettiva da cui era risultata affetta la donna al momento in cui era stata dimessa dal Policlinico dopo un intervento chirurgico.
La tardiva diagnosi ha comportato un progressivo peggioramento delle condizioni di salute della paziente, con necessità di numerosi ricoveri ospedalieri, nel corso dei quali era stato necessario un intervento invasivo (a cuore aperto) di sostituzione della valvola mitralica ed era stata eseguita una tracheotomia.
A causa di ciò la donna aveva avuto bisogno di assistenza costante, sia domiciliare che presso le strutture sanitarie.
Ciò ha provocato un gravissimo turbamento ed il mutamento delle abitudini di vita della famiglia.
I Giudici della Corte di Cassazione hanno ora riconosciuto il risarcimento del danno non patrimoniale ai prossimi congiunti della vittima di lesioni personali invalidanti, “non essendo ostativo il disposto dell’art.1223 cod. civ., in quanto anche tale danno trova causa immediata e diretta nel fatto dannoso”.
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