Associazione a tutela degli epatopatici e malati danneggiati.   Tel. 800 14 86 15

Buone notizie per le vittime di emotrasfusione contagiosa. Piú di un milione di euro riconosciuto agli eredi.

Il 27 settembre scorso abbiamo avuto comunicato la notizia dallo studio dell’Avv. Silvio Vignera, che supporta la nostra Associazione e coloro i quali sono vittime di contagi emotrasfusivi e comunque di malasanità, che un attento e acuto Tribunale Siciliano aveva quel giorno depositato la sentenza che riconosceva ai superstiti, di una donna deceduta per le conseguenze di emotrasfusioni contagiose praticatele nell’anno 1971, un risarcimento più di un milione di euro.

Muore a causa di una emotrasfusione subita nel 1971. Ora il TAR condanna il Ministero a pagare agli eredi gli indennizzi spettanti alla madre.
Una giovane donna, nel 1971, a causa di persistenti “metrorragie” viene ricoverata, presso una struttura ospedaliera pubblica e lì sottoposta, unica volta nella sua vita, a trasfusione di sangue.
Dopo quasi 20 anni da questo ricovero, le viene diagnosticata epatite cronica hcv correlata.

TAR condanna il ministero della salute a pagare gli indennizzi per una trasfusione subita nel 1978.

Una donna nel 1978 viene ricoverata presso una struttura pubblica per porpora trombocitopenica ed in tale circostanza le vengono praticate due trasfusioni di sangue. Solo nel Settembre del 2009 durante un ricovero per neoplasia mammaria, apprende la propria positivitá al virus dell’epatite C.

Muore a causa di un' emotrasfusione subita nel 1969. Il TAR condanna il Ministero a pagare gli arretrati

Una donna nel 1969 viene sottoposta ad una trasfusione di sangue a causa di una metroraggia post partum, e contrae un'epatie cronica da hcv.
La donna diviene consapevole del nesso causale tra la patologia al fegato e l’emotrasfusione solo nel 2006 a seguito di un ricovero. Dopo tre anni muore a causa di questa patologia.

Il Tribunale ora condanna il Ministero.

L’episodio della trasfusione risale all’82. Un giovane uomo, per problemi legati a scoliosi, è costretto al ricovero per molti mesi, presso una struttura pubblica dove viene sottoposto a numerosi interventi. A seguito di questi interventi, necessita di trasfusioni di sangue.

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