CALCOLO DEL RISARCIMENTO SPETTANTE PER MORTE DEL CONGIUNTO A CAUSA DI TERZI. FINALMENTE ABBANDONATA LA PIÙ SFAVOREVOLE TABELLA MILANESE ED ADOTTATA QUELLA DEL TRIBUNALE DI ROMA.
Per la liquidazione economica del “danno da perdita del rapporto parentale” per morte di un congiunto, i Giudici di merito, sul solco tracciato dalla Suprema Corte, hanno, da decenni, fatto ampio riferimento alle tabelle approntate dall’Osservatorio per la Giustizia Civile di Milano.
Tabelle milanesi che (aggiornate al 2021) applicano questo sistema di calcolo:
- a favore di ciascun genitore per morte di un figlio: Min. € 168.250,00 – Max € 336.500,00
- a favore del figlio per morte di un genitore: Min. € 168.250,00 – Max € 336.500,00
- a favore del coniuge (non separato) o convivente di fatto: Min. € 168.250,00 – Max € 336.500,00
- a favore del fratello per morte del fratello: Min. € 24.350,00 – Max € 146.120,00
- a favore del nonno per morte di un nipote: Min. € 24.350,00 – Max € 146.120,00
Recentissimamente la Suprema Corte, facendo propria le valutazioni e censure (all’uso delle tabelle milanesi) che sovente si segnalavano per i danneggiati, ha aperto la strada all’utilizzo della tabella del Tribunale di Roma nell’identica materia del risarcimento del “danno da perdita del rapporto parentale” da morte di un congiunto.
La Corte ha sancito che <<Al fine di garantire non solo un'adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto, ma anche l'uniformità di giudizio a fronte di casi analoghi, il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato seguendo una tabella basata sul sistema a punti, che preveda, oltre l'adozione del criterio a punto, l'estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l'elencazione delle circostanze di fatto rilevanti, tra le quali, da indicare come indefettibili, l'età della vittima, l'età del superstite, il grado di parentela e la convivenza, nonchè l'indicazione dei relativi punteggi, con la possibilità di applicare sull'importo finale dei correttivi in ragione della particolarità della situazione, salvo che l'eccezionalità del caso non imponga, fornendone adeguata motivazione, una liquidazione del danno senza fare ricorso a tale tabella>>.
La tabella del Tribunale di Roma, qui di seguito riportata, è più incisiva e rispetta maggiormente le esigenze di equo ristoro del danneggiato.
Tabella liquidazione del danno non patrimoniale da morte di un congiunto
Valore punto per il 2019 € 9.806,70
Relazione di parentela con il de cuius Punti
genitore 20
figlio 18
avo 6
fratello 7
nipote 6
zio 6
cugino 2
coniuge 20
convivente 20
parte dell’unione civile 20
_______________________________________________________________
Età della vittima Punti
0-20 5
21-40 4
41-60 3
61-80 2
oltre 80 1
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Età del congiunto Punti
0-20 5
21-40 4
41-60 3
61-80 2
oltre 80 1
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Convivenza e composizione del nucleo familiare Punti
convivenza con la vittima 4
assenza di altri familiari conviventi 3
assenza di altri familiari entro il secondo grado aumento da 1/3 a ½
non convivenza possibile riduzione sino ad ½
Per renderla più comprensibile, sviluppiamo un esempio esplicito.
Ipotizziamo che danneggiata sia la moglie convivente (di anni 35) di un soggetto deceduto (di anni 41). L’importo risarcibile alla stessa sarebbe di € 304.007,70, ottenuto moltiplicando al valore ideale di € 9.806,70 la sommatoria dei diversi punti ottenuti.
Infatti, la tabella del Tribunale di Roma funziona a “punti”. Cioè, individua una serie di condizioni (grado di parentela, età della vittima, età del congiunto, etc., etc.) ad ognuna delle quali assegna un punteggio.
Il totale del punteggio poi viene moltiplicato al valore del singolo punto, che la stessa tabella individua in € 9.806,70.
Quindi nel nostro esempio alla moglie verranno assegnati:
a) 20 punti per la perdita del “coniuge”;
b) 3 punti per l’età della vittima al momento del suo decesso (41 anni);
c) 4 punti per l’età della moglie (35 anni) al momento della morte del coniuge;
d) 4 punti per la convivenza tra la vittima e la moglie;
Totale 31 punti.
Moltiplicati per Euro 9.806,70 (valore del singolo punto) individua il risarcimento nel complessivo di Euro 304.007,70.
Ciò, a differenza delle tabelle approntate dall’Osservatorio per la Giustizia Civile di Milano che, per lo stesso tipo di danno, cioè per danno a favore della coniuge di un soggetto deceduto, prevede un risarcimento variabile all’interno di una forbice che va da un minimo di € 168.250,00 ad un massimo di € 336.500,00.