“EMOFILIACI” E “TALASSEMICI”. DIRITTO ALL’INDENNIZZO ED AL RISARCIMENTO DEL DANNO SE HANNO CONTRATTO INFEZIONI VIRALI CAUSATE DA TRASFUSIONI DI SANGUE. LO STATO NON LI INFORMA!
In Italia decine di miglia di persone convivono con queste patologie.
Non sempre lo Stato si cura di informarli dei diritti che negli anni maturano.
Proviamo ad offrire un nostro breve contributo.
L’“emofilia” (malattia congenita ed ereditaria) determina la mancanza o carenza di una proteina del sangue, che provoca emorragie, di vario grado.
Fino agli anni sessanta era trattata con periodiche trasfusioni di sangue.
Dagli inizi degli anni settanta anche con “emoderivati” (prodotti biologici del sangue).
La “beta-talassemia” è una malattia cronica, meglio nota come anemia mediterranea, anch’essa aggredisce il sangue.
In Italia si stima siano circa 3 milioni i portatori sani.
I pazienti ammalati, nelle sue forme più gravi, sono costretti a ricevere frequenti e periodiche trasfusioni di sangue.
Migliaia di soggetti affetti da “emofilia” e da “beta-talassemia” che, nei decenni che vanno dagli anni sessanta ai primi anni novanta, si sono periodicamente sottoposti a trasfusioni di sangue, plasma e/o emoderivati, hanno purtroppo contratto anche gravi infezioni virali, quali, i virus dell’epatite B, dell’epatite C o dell’HIV, maggiormente compromettendo il loro già precario stato di salute.
In quel periodo in particolare, il sangue, il plasma e gli emoderivati trasfusi ai pazienti non erano preventivamente sottoposti ai dovuti controlli.
A tutt’oggi non è raro il caso di portatrici/portatori di queste malattie che scoprono, ora, a distanza di decenni, di avere contratto infezioni virali, soprattutto epatite B e C, in conseguenza di emotrasfusioni.
Va loro detto con chiarezza che, in questo caso, nonostante sia trascorso già un trentennio, o più, costoro possono ottenere centinaia di migliaia di euro in indennizzi (consistenti in prestazioni pensionistiche bimestrali) ed in risarcimento danni.
Infatti, le infezioni virali da epatite B e C sono subdole. Anche se contratte in conseguenza di trasfusioni di sangue, plasma o emoderivati, praticate fino agli inizi degli anni novanta, possono rimanere “silenti” per decenni, per poi, all’improvviso, manifestarsi.
Costoro, ribadiamo, hanno diritto agli indennizzi ed al risarcimento dei danni subiti, come previsti dalle leggi dello Stato!