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AD UN MILITARE RICONOSCIUTI 150.000,00 EURO DI ARRETRATI PER MANCATO ADEGUAMENTO ALL’ISTAT.

Finalmente superata una sperequazione nei confronti dei militari danneggiati da vaccini.

Il Tribunale di Catania riconosce che i ratei di indennizzo, sia mensili che bimestrali, corrisposti ai militari danneggiati da vaccini, vanno adeguati correttamente al tasso d’inflazione programmata.

 

Il caso afferisce ad una ex militare che, a seguito di vaccinazioni obbligatorie somministratele in servizio negli anni novanta, contraeva una grave patologia tumorale. Dopo varie iniziative otteneva, dal Ministero della Salute, il riconoscimento degli indennizzi previsti dallo Stato a favore dei soggetti che hanno subito danni irreversibili in conseguenza di vaccinazioni obbligatorie. Cioè una pensione vitalizia. Ma la pensione non veniva erogata con gli adeguamenti di legge, nonostante richiesti. Cosicché, l’ex militare ed il di lei marito, nel 2017, si rivolgevano all’Avv. Silvio VIGNERA, conferendogli l’incarico di agire giudizialmente contro il Ministero della Salute al fine del riconoscimento del diritto alla rivalutazione al tasso annuale d’inflazione programmata dei predetti indennizzi. Il giudizio veniva intrapreso nell’ottobre del 2017 innanzi al Tribunale di Catania, che, con un giudizio molto veloce ed accorto, nell’anno 2020, emetteva sentenza con la quale riconosceva il diritto all’adeguamento anche delle pensioni ex Legge 229 dei militari, o ex militari, danneggiati da vaccino. Pertanto, condannava il Ministero della Salute, intanto, a corrispondere ai due coniugi, la somma di € 150.000,00 quali arretrati dell’adeguamento, ed ad adeguare, in base allo stesso tasso d’inflazione programmata, anche i ratei futuri degli indennizzi.

 

 

 

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